Il gratuito patrocinio

Il gratuito patrocinio, chiamato anche patrocinio a spese dello Stato, è un beneficio che permette alle persone non abbienti di accedere a un'assistenza legale gratuita in giudizio.

Questo diritto è garantito dall'art. 24 della Costituzione, e copre i costi legali e processuali, consentendo a chiunque di difendere i propri diritti qualora versi in uno stato economico-finanziario pessimo.

In cosa consiste il gratuito patrocinio?

Il gratuito patrocinio prevede che lo Stato si assuma l'onere del pagamento delle spese legali, comprese quelle per l'avvocato, il consulente tecnico e, per le copie e per le notificazioni.

In altre parole, la persona ammessa al gratuito patrocinio non dovrà sostenere alcun costo per la difesa legale, sia in ambito civile, penale, amministrativo, contabile o tributario

Chi può accedere al gratuito patrocinio?

Il patrocinio è riservato ai soggetti che non dispongono di sufficienti mezzi economici per sostenere le spese legali.

Anche organizzazioni senza scopo di lucro che non sono in grado di sostenere le spese legali possono usufruire del gratuito patrocinio

In determinate situazione, in cui il soggetto e vittima di reati particolarmente gravi, come i maltrattamenti in famiglia, la violenza sessuale e lo stalking, le persone offese possono accedere al gratuito patrocinio anche senza limiti di reddito.

Anche i figli minori o maggiorenni economicamente non autosufficienti rimasti orfani di un genitore ucciso dal coniuge, partner di unione civile o convivente possono usufruire del gratuito patrocinio.

Quali sono i requisiti per accedere al gratuito patrocinio?

Per poter accedere al gratuito patrocinio il richiedente deve avere un reddito annuo imponibile non superiore a un determinato limite, che viene aggiornato periodicamente. Tale limite è attualmente impostato a € 12.838,01 (d.m. 10 maggio 2023 in GU n. 130 del 6 giugno 2023)

Come si richiede il gratuito patrocinio?

La domanda di ammissione al gratuito patrocinio in materia civile deve essere presentata al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati competente rispetto al luogo dove si svolge il processo o al giudice che si occupa del processo in materia penale.

La domanda deve essere presentata personalmente dal richiedente o tramite il proprio avvocato.

C'è una differenza tra gratuito patrocinio e difesa d'ufficio? Mi è stato assegnato un difensore d'ufficio. Devo pagare le sue prestazioni?

Nel gergo comune spesso si fa confusione tra i due istituti del gratuito patrocinio e quello della difesa d'ufficio.

Difatti, i due termini non sono sinonimi: mentre il patrocinio gratuito consente ai soggetti non abbienti di usufruire di una difesa tecnica da parte di un avvocato, iscritto nell'elenco apposito e pagato dallo stato(che può essere sia d'ufficio che di fiducia), il difensore d'ufficio è l'avvocato che viene nominato al soggetto che non ha nominato un avvocato di fiducia.

Tale avvocato così nominato “in automatico”, in mancanza di nomina dell'interessato, deve essere pagato da quest'ultimo qualora si disponga di un reddito superiore a € 12.838,01

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